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Piante officinali
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Pastinaca sativa L.

pastinaca

Pastinaca sativa L.

Sinonimi:
Peucedanum sativum (Benth.&Hook.), Pastinaca sylvestris Miller, Peucedanum pastinaca Baillon, Pastinaca angulosa Dulac, Pastinaca esculenta Salisb., Pastinaca fleishmannii Hladnik, Pastinaca germanica Kirschleger, Pastinaca pratensis Jordan ex Boreau,
Famiglia: Apiaceae (Umbelliferae)
Nome volgare: Pastinaca comune, Olega, Pastricciano, Elafobosco

Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino Pastus = nutrimento per la commestibilità della sua radice. Il nome della specie dal latino sativum = coltivato.

Morfologia
:
Pianta erbacea biennale con grossa radice carnosa, che nel primo anno produce soltanto un ciuffo di foglie dal quale poi nel secondo si sviluppa il
fusto alto 100-120 cm, cavo all’interno, scanalato, peloso e ramificato superiormente.
Le foglie basali sono dotate di un lungo picciolo inguainante il fusto, sono pennate con 5-11 foglioline ovali con apice acuto e margine dentato e talvolta inciso in due lobi. Le foglie superiori sono sessili ed amplessicauli e con numero inferiore di foglioline.
I fiori ermafroditi, di colore giallo oro, sono raccolti in ombrellette che a loro volta formano grosse ombrelle del diametro assai variabile da 5 a 8 cm e con 5 -15 raggi, mancanti dell’involucro e involucretto , i peduncoli delle ombrelle laterali sono più lunghi di quelle centrali e l’ ombrella superiore è sensibilmente più grande di quelle sottostanti.
Il calice è praticamente assente e la corolla è composta da 5 petali ovali con apice appuntito e ripiegato verso il centro.
Il frutto è formato da due acheni addossati che hanno forma piano-convessa con contorno ovale e di colore bruno giallastro.

Distribuzione – Habitat – Fioritura:
Pianta di origine Euro-siberiana in Italia è comune in tutte le regioni, vegeta nei prati, bordo strada, coltivi , scarpate ferroviarie, terreni limosi e ricchi di sostanze azotate, fino a 1500 metri di altitudine. Fiorisce da Luglio ad Agosto.

Proprietà e usi:
I suoi principi attivi alcaloidi (tracce) , vitamina C, oligoelementi, sali potassici le conferiscono proprietà dietetiche, diuretiche, colagoghi,
ma la Pastinaca è nota soprattutto per le proprietà alimentari delle sue radici, che oltre ad essere ricche di proteine, amidi e zuccheri, ha un gradevole sapore simile a quello delle carote, la tradizione popolare ritiene la Pastinaca un cibo utile alle persone deboli, anziane o convalescenti.
Anche le foglie possono essere consumate come verdure.
Viene utilizzata anche come pianta foraggera assai gradita dai conigli.
I suoi fiori sono utilizzati colorare di giallo la lana.
Si pensa fosse già conosciuta dai Greci e Romani e compare tra le illustrazioni delle piante coltivate nei monasteri nel Medio-evo, ma la letteratura al riguardo è di difficile interpretazione perché venivano usati termini che creavano confusione con la descrizione della carota, appartenente allo stesso genere, per cui la distinzione netta si ha solo nel periodo del Rinascimento.

Attenzione:
Esiste un natura una sottospecie urticante la Pastinaca sativa L. subsp. urens (Req. ex Godr.) Celak che provoca dermatiti da contatto e può essere responsabile, in soggetti particolarmente sensibili, di ustioni di 2° grado. Questa sottospecie ma anche le Pastinache in generale contengono furanocumarina, una sostanza che puo provocare reazioni cutanee aggravate per fotosensibilizzazione, sotto gli effetti dei raggi solari.
A questo proposito è stato accertato da ricercatori dell’ Università dell’ Illinois, che la Pastinaca sativa, quando è aggredita dal piccolo ma vorace bruco (Trichoplusia ni), produce nelle zone circostanti a quella del morso, una quantità 80 volte superiore alla norma di furanocumarina, sostanza che produce a scopo difensivo.